La nostra ricerca sul microbiota cutaneo

microbiota cutaneo

Siamo felici di condividere la pubblicazione del nostro ultimo articolo scientifico intitolato “Skin Microbiota: Setting up a Protocol to Evaluate a Correlation between the Microbial Flora and Skin Parameters” sulla rivista Biomedicines.

Questo importante lavoro sul microbiota cutaneo è il risultato della collaborazione tra Etichub e i partners Università di Pavia, CLR Berlin, Kelisema, IBeauty e Bregaglio, ed è un importante traguardo nella nostra continua ricerca sulla pelle e sul suo benessere.

Il microbiota cutaneo

Il lavoro si è concentrato sul concetto di microbiota cutaneo che rappresenta un aspetto della pelle non ancora del tutto chiaro. Sono necessarie più conoscenze per avere un quadro completo della situazione microbica che popola la nostra pelle. La composizione del microbiota cutanea, peraltro, non è fissa ma ha una firma individuale. Varia notevolmente da persona a persona ed è influenzata da fattori intrinseci ed estrinseci.

Infatti la cute, come altri tessuti che interagiscono con l’ambiente esterno, rappresenta un luogo ideale per la crescita controllata di batteri. Un singolo centimetro quadrato può contenere fino a un milione di microorganismi. Si tratta di batteri commensali e patogeni. I batteri commensali, che possono essere transitori o residenti, possono creare un ecosistema sano ed equilibrato. I batteri patogeni possono invadere il tessuto causando danni e irritazione. Tra queste comunità microbiche e il tessuto ospite possono essere stabiliti vari rapporti, alcuni dei quali portano benefici, mentre altri possono avere effetti negativi, alterando la sua composizione e determinando l’insorgenza di alcune malattie della pelle non infettive come l’acne vulgaris, la dermatite atopica e la rosacea.

Preservare la salute e la bellezza della pelle sembra dunque richiedere il mantenimento di una composizione microbiotica equilibrata. Alcuni studi si sono già concentrati sull’analisi di come la composizione microbica influisca sulle condizioni della pelle e su quali siano le condizioni che favoriscono l’insediamento di comunità microbiche dannose. Le ricerche hanno dimostrato che una composizione microbiotica sbilanciata può causare disfunzioni epiteliali e alterazioni nella regolazione immunitaria.

Oggi, però, sono necessari approcci più accurati per studiare e spiegare l’influenza della flora microbica sul benessere della pelle e, quindi, sui parametri biofisici cutanei sia in individui sani che in soggetti con disturbi della pelle non infettivi.

Il lavoro

Il nostro obiettivo è stato quello di definire e fornire un protocollo adeguato, rapido e riproducibile per correlare i parametri biofisici della pelle e la popolazione microbica. Il progetto si è suddiviso in più fasi: la selezione dei volontari attraverso un questionario specifico per avere un panel omogeneo, il campionamento del microbiota ed infine l’acquisizione di parametri cutanei in diverse aree del viso e del corpo sui soggetti selezionati.

I risultati

Il lavoro ha dimostrato che il protocollo di indagine messo a punto ha prodotto risultati affidabili e riproducibili, e soprattutto che rappresenta un importante punto di partenza sia per l’analisi delle problematiche della pelle sia per la valutazione dell’efficacia di prodotti cosmetici o trattamenti contro la disbiosi cutanea.

Per saperne di più, vi invitiamo a leggere l’articolo completo al seguente link.

Biomedicines | Free Full-Text | Skin Microbiota: Setting up a Protocol to Evaluate a Correlation between the Microbial Flora and Skin Parameters (mdpi.com)